“Stop”, il nuovo album del rapper Strappo
Il 29 ottobre è uscito “STOP”, il nuovo disco del rapper Strappo. Otto brani in cui l’artista si racconta e descrive il mondo che lo circonda tramite il suo punto di vista. Il disco è stato anticipato dal singolo “Tutto quello che ho dentro”, brano in cui Strappo mette nero su bianco la propria frustazione e il dolore.
Il rapper con il supporto del suo team, “4 Mani”, porta alla luce un disco attuale in cui moltissimi di noi sicuramente si rispecchieranno. Il genere principale è il rap, ma ogni brano ha un suo stile. Abbiamo il pezzo più leggero, quello più pop e quello invece più cupo. Tutti legati da un fil rouge musicale e soprattutto tematico. Strappo ha solo ventitré anni, ma ha già molto da dire al mondo. La sua musica è una critica alla società, una presa di coscienza delle trappole del mondo che lo circondano. Attraverso canzoni come “Looney Tunes”, “E’ figo vero?” e “Cineprese” punta i riflettori su una società che gioca con i sogni dei ragazzi, regalando false illusioni e falsi idoli. Strappo guarda oltre la maschera senza farsi fregare.
La musica non è solo lo strumento con cui criticare la società, ma è con questo disco che scopriamo nuovi lati del carattere del rapper. Strappo con brani come “Tutto quello che ho dentro” e “Sono ciò che sono” si presenta al pubblico così com’è, senza tanti fronzoli e con il cuore in mano. L’artista mostra con fierezza le proprie fragilità e i punti di forza. Le sue canzoni sono un esempio per il pubblico e sicuramente faranno sentire meno soli gli ascoltatori.
Di seguito la descrizione brano per brano di Strappo.
Track by Track
Tutto Quello che ho dentro: É un brano con l’intento di far immedesimare l’ascoltatore attraverso il testo che esplora il mio passato negativo, gli stati d’animo e quello che provo della mia vita.
Looney Tunes: É spensieratezza trasportata in un’altra dimensione. Leggerezza con l’esigenza di mandare un messaggio attraverso l’autoriflessione.
Cineprese: I nostri occhi hanno delle responsabilità. I nostri occhi sono come delle cineprese.
Sono Ciò Che Sono: Ho voluto unire la leggerezza e la spensieratezza con un pezzo EDM POP alla volontà di parlare contemporaneamente di me stesso.
É figo vero?: Nata come critica sociale mascherata nella semplicità della struttura.
Fata Nel Parterre: Nata da una storia vera, durante un concerto che non era nemmeno in programma a cui ho partecipato. Racconta gli avvenimenti di quella serata prima e dopo il concerto.
Preghiera: E’ un dialogo diretto con Dio, sfogando la rabbia repressa nei confronti delle ingiustizie presenti nel mondo
Numeri E Lettere: E’ un ritorno nel passato verso un mondo dove oltre alle soddisfazioni nel finale c’è anche tanta sofferenza. E’ uno sfogo, una liberazione e un non perdono verso professori e presidi che mi hanno sempre chiuso porte in faccia quando la mia vita stava finendo a pezzi.