Camilla Barbarito, Patrizia Laquidara, Karima e Alessia Tondo: poker di voci femminili dal 2 al 5 ottobre per il gran finale del festival “Milano la Città che Sale”

Camilla Barbarito, Patrizia Laquidara, Karima e Alessia Tondo:  poker di voci femminili dal 2 al 5 ottobre  per il gran finale del festival “Milano la Città che Sale”
Da Piazza Leonardo Da Vinci al Parco Lambro quattro giorni di musica d’autore (ma non solo) per la chiusura della nona edizione della manifestazione che fa parte del palinsesto di eventi “Milano è Viva nei Quartieri”

MILANO – È affidata a quattro meravigliose voci femminili la chiusura del festival “Milano la Città Che Sale”, manifestazione organizzata dalla Fondazione Gioventù Musicale d’Italia e dall’associazione Musicamorfosi che fa parte del palinsesto di eventi di “Milano è Viva nei Quartieri”, progetto finanziato dal Ministero della Cultura e messo in atto e coordinato dal Comune di Milano per sostenere e promuovere le attività di spettacolo dal vivo nelle aree meno centrali della città metropolitana.
Per quattro giorni consecutivi, da mercoledì 2 venerdì 4 ottobre in Piazza Leonardo da Vinci e sabato 5 ottobre al Parco Lambro, Saul Beretta, il direttore artistico  del festival, ha chiamato a esibirsi Camilla Barbarito, Patrizia Laquidara, Karima e Alessia Tondo: quatto artiste tra loro molto diverse, ma tutte accomunate da notevoli doti espressive e comunicative.
Si parte mercoledì 2 ottobre con l’esibizione di Camilla Barbarito, che per l’occasione condividerà il palco con la fanfara francese Grand Tabazù (inizio live ore 21; ingresso 10 euro; prevendita on line su www.mailticket.it/manifestazione/SB39/camilla-barbarito- grand-taba). Regina incontrastata dell’underground milanese, Camilla Barbarito ha una capacità camaleontica di trasformarsi e di interpretare con maestria  moltissimi generi, visto che spazia con disinvoltura dalla musica popolare mediterranea alle sonorità balcaniche, dal fado portoghese al rebetiko, dal tango argentino ai suoni gitani, dalle canzoni della tradizione milanese ai cantautori d’Oltralpe).
Il giorno dopo, giovedì 3 ottobre, riflettori puntati sulla cantautrice Patrizia Laquidara, che presenterà il progetto “Canzoni” (inizio live ore 21; ingresso 10 euro; prevendita on line su www.mailticket.it/manifestazione/SC39/patrizia-laquidara-canzoni). Considerata dalla critica una delle più poliedriche esponenti della musica d’autore italiana, Patrizia Laquidara restituirà con grande poesia e giocosità le storie e le emozioni che abitano l’immaginario musicale popolare italiano e racconterà la storia, l’educazione sentimentale e la cronaca del nostro Paese. Dal repertorio napoletano a Modugno, da Endrigo a Tenco e poi De Andrè, Guccini, Battisti fino ai giorni nostri, la voce della Laquidara si muoverà leggera, a tratti dolce e sinuosa, altrove impetuosa e dirompente. L’artista siciliana (ma veneta d’adozione) proporrà un concerto dall’atmosfera a volte intimista e vibrante di emozioni, in cui la sua voce, quasi nuda, si muoverà con delicata trasparenza ad altri momenti in cui la musica spanderà una malia viscerale, antica e potente.
Il terzo e ultimo appuntamento in piazza Da Vinci è in programma venerdì 4 ottobre con l’evento intitolato “Karima Contemporary Gospel”, protagonisti Karima, il Rejoice Gospel Choir e il Mass Choir diretti da Gianluca Sambataro  (inizio live ore 21; ingresso 10 euro, prevendita su www.mailticket.it/manifestazione/SD39/karima-contemporary-gospel).
Amata dal leggendario compositore americano Burt Bacharach, con il quale ha collaborato, Karima ha una voce strepitosa e nera come il petrolio, che le permette di cantare (quasi) tutto: il pop, il soul, il blues, il jazz, gli spiritual. E anche il gospel che, con il fondamentale supporto dei due cori guidati da Sambataro, sarà al centro di questo evento unico e irripetibile: una notte dove l’energia del Gospel compie volteggi inaspettati e si mescola con ritmi e tradizioni anche apparentemente molto lontani dalla sua origine.
Prima dei tre concerti, che si svolgeranno nello spazio di fronte al Politecnico, in piazza Da Vinci farà tappa, intorno alle ore 20, il Magic Bus di Musicamorfosi, sul cui palco scoperto si esibiranno i musicisti del collettivo Grand Tabazù. A seguire, in attesa dei live, gli spettacoli di danza aerea con gli acrobati e i ballerini dell’associazione La Clé de L’art. In caso di maltempo, Camilla Barbarito & Grand Tabazù e Patrizia Laquidara si esibiranno nell’auditorium Cerri di via Valvassori Peroni 56, Karima nella chiesa dei S.S. Nereo e Achilleo di viale Argonne 56.
Cambio di sede per l’ultima giornata del festival: dalla mattina alla sera di sabato 5 ottobre, al Parco Lambro si svolgerà l’Handpan raduno, un’intera giornata dedicata alla (ri)scoperta dell’equilibrio, dell’armonia, della pace e dei suoni della natura con, protagonista assoluto, l’handpan, strumento percussivo in grado di generare suoni rilassanti e armonici con effetti positivi sul corpo e sulla mente. Tra campane tibetanelaboratori musicali e lezioni di yoga si andrà avanti fino alle 17, quando sarà la volta dell’Handpan Super Jam, momento per fare musica tutti insieme, ognuno con il proprio strumento; a seguire, alle 17.30, il rito catartico di Alessia Tondo (ingresso libero con libera donazione), una delle voci più belle e significative del panorama pugliese, che ha raggiunto la popolarità internazionale con il Canzoniere Grecanico Salentino. Lanciata dai Sud Sound System, a soli tredici anni è diventata voce solista dell’Orchestra della Notte della Taranta, ha collaborato con l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, i Radiodervish, Ludovico Einaudi e molti altri. “Sita” (melograno) è il suo primo lavoro da solista nel quale Alessia ha affidato la sua voce a originali intrecci vocali e a delle ballate, tutte in dialetto salentino, per raccontare con profonda autenticità la propria identità. Un gioco di voci, controcanti e sussurri che qua e là strizzano l’occhio al Brasile, al cantautorato intimo di Nick Drake e alla malinconia di certe brani di Tom Waits ma che non perdono mai di vista le radici da cui provengono. Una chiusura in grande stile in un luogo simbolico della città e del Municipio 3 per la nona edizione del festival “Milano la Città che Sale”

Per saperne di più: https://milanolacittachesale.it 

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