CASABLANCA “VIAGGIO DALLA LUNA” IL PRIMO ALBUM DELL’ARTISTA NASCE DA UN VIAGGIO INTERIORE
Fuori “Viaggio dalla Luna”, debut album di Casablanca.
L’ispirazione del disco e del titolo arrivano dal film muto di Georges Méliès “Viaggio nella Luna”.
Le composizioni sono frutto dello stato esperienziale dell’artista che, durante tutto il periodo caratterizzato dal Covid e le conseguenti restrizioni, ha intrapreso un viaggio interiore.
Grandi momenti di solitudine, giornate di silenzi e la volontà di trasformare questi attimi in espressione creativa.
“Viaggio dalla Luna” va di fatto visto come un diario di viaggio emotivo, scritto attraverso la musica.
Sono presenti richiami onirici e atmosfere legate allo spazio e alla natura, con l’utilizzo di suoni ambientali provenienti dalla nostra Terra, come l’acqua del mare, i temporali o il cinguettio degli uccelli.
Il disco comprende svariate influenze artistiche: dal Soul all’Ambient, dall’R&B al Pop, dal Cantautorato al Jazz, il tutto mescolato ad alcune ispirazioni cinematografiche.
Dopo l’esperienza prog con i Vinile, Casablanca decide di approcciarsi per la prima volta ad un percorso individuale e molto intimo, caratterizzato da un’analisi psicologica e musicale della propria persona e del rapporto con il mondo circostante, di quel sentimento quasi alieno che l’artista ha sempre vissuto nei confronti di ciò che gli sta attorno.
Lavora anche alla produzione di ogni brano e si avvale di molteplici collaborazioni.
TRACKLIST
Novilunio:
Il novilunio è la fase lunare in cui l’emisfero visibile risulta completamente in ombra. In antichità indicava il primo giorno di Luna nuova.
Questo brano è considerato come introduzione sia al disco, sia al nuovo percorso dell’artista e spiega con musica e parole il viaggio che verrà compiuto. Novilunio si ispira allo storico film “Viaggio nella Luna” (1902) di George Melies, così come la copertina dell’album.
Guardarti da vicino (feat. Look Closer):
Frutto del connubio artistico e mentale dei due artisti, il testo è stato scritto a quattro mani. Le immagini e le atmosfere ricreate sono luoghi che entrambi hanno conosciuto, affrontato e vissuto, anche se in spazi e tempi diversi.
Lacrima di Luna, n. 1:
Il terzo brano è il racconto quasi psicosomatico di un momento molto specifico vissuto dall’artista: un frangente di forte dolore, solitudine e crisi, che però ha portato alla nascita di un percorso che lo mette al centro come persona e come artista.
Casablanca:
La quarta traccia del disco è un tributo al celebre ed omonimo film di Michael Curtiz, da cui l’artista prende il nome.
È un brano particolare che affronta temi, atmosfere e stili molto differenti, racchiude in sé molti dei generi che l’artista apprezza e mescola, dalla Bossa al RnB, passando per il Jazz.
misentomale:
Questa canzone tratta in maniera chiara quello che l’artista provava durante le lunghe e buie giornate del secondo lockdown, tra coprifuoco, spaesamento, alienazione ed il suono delle ambulanze fuori dalla finestra.
Come acciaio:
Il sesto pezzo parla della mancanza fisica e mentale di una figura che dia sicurezza, amore e tranquillità. È stato scritto insieme al batterista e grande amico dell’artista, Niccolò Pazzagli.
Tempi moderni:
“Tempi moderni” è una citazione al famosissimo film di Charlie Chaplin.
La composizione, proprio come la pellicola, vuole raccontare il presente di un momento storico molto complesso, di una guerra contro un nemico invisibile e della sensazione di impotenza che questo crea.
Questa canzone è stata scritta su un treno, durante un viaggio da Bologna a Venezia, durante il primo lockdown.
Poesia per la Luna:
Il disco si chiude con un brano dedicato alla madre dell’artista, alla forza che ha sempre avuto e che ha cercato di insegnare ai figli, sempre con profonda gentilezza e leggerezza, anche nei momenti veramente duri.